Secondo l’Observatorio de la Lectura y el Libro, dal 2017 la Spagna si classifica ai primi posti a livello europeo e mondiale per l’incremento positivo della lettura, con conseguente impennata del mercato editoriale. L’ondata di promozione della lettura che ha visto protagonista la Spagna è stata attraversata ed in buona parte influenzata dall’esperienza dei Clubes de Lectura, che nell’ultimo quindicennio si sono diffusi capillarmente formando una rete che abbraccia tutto il territorio.
Alle biblioteche pubbliche va riconosciuto il merito di aver intravisto il potenziale dei Clubes, già con le prime sperimentazioni di lettura condivisa avviate dalla Biblioteca pubblica dell’Estado di Guadalajara e da alcune biblioteche popolari di Madrid all’inizio degli anni ‘80. Muovendo dall’esigenza di raggiungere un maggior numero di lettori attraverso una studiata differenziazione dei gruppi (per età, interessi, tipologie) e dalla proposta di dar vita ad esperienze di lavoro cooperativo tra i Clubes de Lectura e istituzioni culturali, l’impegno dei bibliotecari e dei coordinatori ha inciso notevolmente sull’educazione al “gusto”, oltre che all’importanza della lettura.
Dagli anni ’90 un susseguirsi di articoli, resoconti e conferenze sul successo dei Clubes ha documentato i passi compiuti e raccolto strategie vincenti per portare l’attività dei gruppi allo scoperto, nei luoghi della quotidianità, tra la gente; quest’apertura a tutti i livelli della società è indicativa di una lettura concepita “como una animación sociocultural”, che contraddistingue la “maniera” spagnola. Se i primi gruppi erano nati silenziosamente, le successive campagne di “fomento de la lectura” promosse a livello regionale furono decisamente “rumorose”, interessando la stampa locale, i media e coinvolgendo anche il mondo dell’editoria. I Clubes spopolarono ovunque, nei caffè, nei ristoranti, nei centri commerciali, nelle case di riposo e negli gli ospedali, anche in carcere o nei centri di recupero per tossicodipendenti… impossibile fornire un elenco esaustivo di location insolite e stravaganti che si sono ritrovate a fare da casa ad un gruppo di lettura.

Anche la loro fisionomia risultava imprevedibile, eterogenea e curiosa, dal momento che riuscivano ad interessare cittadini con diversi – spesso diversissimi- “livelli di lettura”: specialmente nei piccoli paesi, hanno attratto persone ai loro primi approcci con la letteratura o scarsamente alfabetizzate; numerosi scrittori, editori e giornalisti sono membri di un gruppo e vi partecipano per le stesse ragioni di qualsiasi altra persona.
L’impegno congiunto di biblioteche pubbliche, librerie e case editrici nella promozione di Clubes de Lectura ha prodotto ad oggi risultati straordinari, sensibilizzando anche le istituzioni scientifiche, accademiche e scolastiche: non esiste praticamente alcuna università spagnola che non preveda l’offerta di gruppi di lettura a complemento del percorso educativo, prevedendo una sorta di riconoscimento accademico per gli studenti che vi partecipano.
Con la ferma convinzione che un gruppo di lettura sia un ambiente fecondo per l’apprendimento, si sono diffusi molti gruppi in lingua straniera o per il rafforzamento della lingua spagnola e dei diversi dialetti delle comunità bilingue; questo senza dubbio contrasta l’analfabetismo e promuove lo sviluppo di nuove competenze oltre che l’incontro e la coesione sociale. Sotto quest’ultimo punto di vista, i Clubes tengono molto ad includere altre attività complementari alla lettura, dalle uscite per andare al cinema o a teatro, fino ai viaggi nei luoghi in cui è ambientato un libro o legati alle vicende dell’autore.
Continuano a proliferare iniziative e appuntamenti che vedono protagonisti i Clubes: per loro (e grazie al loro contributo attivo) sono erogati servizi di approvvigionamento di libri e reti di prestito, organizzati corsi per coordinatori, pubblicata periodicamente bibliografia specializzate, istituiti raduni provinciali o regionali che sono sono ormai una delle più importanti feste letterarie che una città può vivere durante tutto l’anno.